La perizia balistica che stabilirà la traiettoria dei tre colpi sparati dai carabinieri e i risultati dell’autopsia sul corpo di Antonio Dello Russo sono i tasselli fondamentali dell’indagine volta a ricostruire fatti e circostanze dell’incidente mortale verificatosi martedì notte sulla statale di Monteforte Irpino. I due militari dell’Arma, che hanno inseguito il 40enne di Mercogliano dopo che questi aveva forzato il loro posto di blocco, sono finiti nel registro degli indagati. I proiettili, a quanto pare, avrebbero raggiunto la Fiat Bravo guidata da Dello Russo alle ruote e sulla fiancata destra, colpendo anche la gamba dell’uomo che si era dato alla fuga e aveva mandato fuori strada la pattuglia. Dunque, il 40enne non sarebbe stato attinto in un punto vitale. Questo confermerebbe l’esito del primo esame esterno sul corpo che indica la possibile causa del decesso nei fortissimi traumi riportati al cranio e al torace in seguito all’impatto violentissimo contro un albero all’altezza del bivio per Turano.
I risultati dell’autopsia affidata al medico legale Elena Picciocchi dovrebbero essere completi entro 90 giorni. Intanto le indagini coordinate dal sostituto procuratore Luigi Iglio e condotte dalla Squadra Mobile della Polizia di Avellino vanno vanti.
La famiglia Dello Russo ha nominato l’avvocato Fabio Tulimiero, mentre i due carabinieri sono assistiti da Pompeo Ledonne.