Si fa luce sull’omicidio del 16 dicembre consumatosi a Bagnara in provincia di Benevento.La cronaca di un sabato sera apparentemente tranquillo di un paesino dell’entroterra, vede un efferato delitto compiuto da un 26enne, Antonio De Franco di Chianche, che con una spranga di ferro (piede di porco) colpisce alla testa l’ucraino Mykhailo Prudivus di 23 anni. L’omicida è attualmente rinchiuso in carcere con una accusa pesantissima, omicidio volontario, mentre sul corpo del 23enne ucciso è stata compiuta l’autopsia che confermerebbe la morte del ragazzo per il colpo ricevuto in testa.Tra 2 mesi il medico legale Umberto De Gennaro che si sta occupando del caso, dovrà riferire alla Procura della Repubblica l’esito ufficiale dell’autopsia, per cui si attendono anche i risultati di ulteriori test. Intanto dal carcere Antonio De Franco, difeso dagli avvocati Claudio Fusco, Stefano Pescatore e Cecilia Del Grosso, interrogato dal Gip Loredana Camerlengo, avrebbe dato versioni diverse dall’accusa di omicidio volontario,sostenendo di non aver avuto l’intenzione di uccidere l’ucraino”.Ora i legali di De Franco, sarebbero orientati alla richiesta di una perizia psichiatrica per fare luce sulle reali condizioni psicologiche del 26enne e dimostrare inoltre, attraverso l’estrapolazione dei tabulati telefonici che il giovane omicida subito dopo il delitto avrebbe chiamato i carabinieri per denunciare il fatto.
