Il rinvio dell’arringa nell’udienza odierna in Corte d’Assise fa slittare i tempi del processo sulla tragedia di Acqualonga e con essa le sentenze di primo grado che il giudice monocratico Luigi Buono ha ora fissato per l’11 gennaio, giorno in cui toccherà anche alle eventuali repliche della procura. Stamane, era attesa al Tribunale di Avellino la legale Paola Severino, ex Guardasigilli nel Governo Monti e attuale difensore di Giovanni Castellucci. L’avvocato, però, ha rinviato la propria discussione a venerdì prossimo. Hanno, invece, proceduto come da programma i difensori di Marco Perna, Gianluca De Franceschi, Antonio Sorrentino e Michele Maietta, tutti dipendenti di Aspi. Venerdì, oltre all’avvocato Severino, discuteranno in aula anche i legali di Riccardo Mollo, Massimo Fornaci, Bruno Gerardi e Paolo Berti.
Sul banco degli imputati, accusati a vario di titolo di concorso in omicidio colposo plurimo, disastro colposo e omissioni nella gestione e nel controllo, ci sono il titolare della Mondo Travel Gennaro Lametta, i due dipendenti della Motorizzazione Civile di Napoli Antonietta Ceriola e Vittorio Saulino, quest’ultimi accusati di falso in atto pubblico per aver tentato di falsificare il documento della revisione del pullman, e 12 tra dirigenti e dipendenti di Autostrade per l’Italia, tra cui l’amministratore delegato Giovanni Castellucci e il direttore generale Riccardo Mollo.
I fatti risalgono al 28 luglio 2013, quando sull’A16, un bus turistico diretto a Pozzuoli sfondò le barriere e precipitò nel vuoto dal viadotto situto all’altezza di Monteforte Irpino. Nell’incidente persero la vita 40 pellegrini di ritorno da una gita a Pietrelcina.
