Assalto ad un portavalori della Cosmopol sul raccordo autostradale Avellino-Salerno. Momenti di paura questa mattina per gli automobilisti che transitavano in entrambe le direzioni dell’asse viario, quando un commando armato di kalashnikov e pistole, subito dopo lo svincolo per Serino, ha bloccato le due carreggiate, speronato il furgone della società di vigilanza privata e dato il via a quella che è sembrata un’azione quasi militare. In pochi istanti il portavalori che viaggiava in direzione Avellino e trasportava contati si è trovato chiuso in un morsa dalla quale non poteva più uscire. Così come gli altri due, sempre della Cosmopol, vuoti, che lo precedevano fungendo da staffetta.
Una ventina gli uomini della banda entrati in azione con il viso coperto da passamontagna e vestiti con tute scure. Divisi in squadre hanno fatto in modo di creare il caos incendiando ben 8 auto in punti diversi del raccordo, in maniera tale da non permettere nessun arrivo di soccorsi e forze dell’ordine e lasciandosi aperto solo un varco. Un’unica via di fuga verso Avellino.
Per prima cosa hanno fermato l’autista di un camion intimandogli di posizionare il mezzo di traverso sulla carreggiata davanti al portavalori. Poi con una piccola gru che si erano portati in un Fiat Ducato hanno aperto uno squarcio nelle lamiere del blindato e si sarebbero impossessati, secondo una prima stima ancora da confermare, di 2 milioni di euro, degli 8 trasportati. A fermare anticipatamente il raid una pattuglia della Polstrada che si trovava in servizio sul raccordo. Da qui, in una successione rapidissima di eventi, l’incendio delle auto e dello stesso furgone con il piccolo escavatore; la requisizione di una macchina presa ad una signora per chiudere un altro varco e un breve conflitto a fuoco con i carabinieri intanto sopraggiunti dal lato opposto. Infine la fuga.
Sulle tracce del commando anche due elicotteri, di polizia e carabinieri, che stanno perlustrando il territorio. Mentre sul posto continuano i rilievi della scientifica alla ricerca di ogni possibile traccia. Durante tutta l’azione, terminata dopo le 10, e anche per un paio d’ore successive il raccordo è rimasto bloccato in entrambe le direzioni causando lunghissime file di auto.