Monitoraggio costante,controllo del territorio e collaborazione tra le istituzioni. Si parlerà di questo nel Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza convocato per martedi 6 novembre alle ore 12 dal Prefetto Cappetta dopo l’ultimo fatto di cronaca avvenuto a Castelvenere la notte tra il 30 e il 31 di ottobre. Una riunione a cui parteciperà l’Arma dei Carabinieri, la questura e la Guardia di Finanza che servirà a fare il punto della situazione alla luce dei recenti episodi di rapine in villa che sembrano avere tutti lo stesso modus operandi. Si sceglie una casa isolata e si agisce solitamente nel cuore della notte immobilizzando e terrorizzando gli inquilini depredando le abitazioni scelte, per poi scappare senza lasciare apparentemente tracce. E cosi è accaduto nella villa di due ex maestri in pensione di Caselvenere, si tratta dell’ex sindaco Eugenio Carlo e la moglie Imma tenuti in ostaggio per un’ora e mezza da una banda di stranieri all’interno delle mura domestiche in balia di quattro aguzzini. Polsi e caviglie legate, cuscino sul volto e stanze messe letteralmente a soqquadro. Magro il bottino portato via dai malviventi: cento euro, oggetti in oro e una pistola. I quattro dopo aver ottenuto la refurtiva sono scappati per la strada che collega Castelvenere a San Salvatore Telesino. Ora si lavora alacremente per rintracciare la banda, gli inquirenti stanno setacciando le immagini di videosorveglianza poste lungo l’arteria stradale e telecamere del paese. Un episodio che segue quelli già avvenuti a gennaio ad Amorosi, rapina per la quale è stato arrestato a giugno un albanese, a Febbraio a Frasso Telesino e ancora ad Amorosi quando nel mese di marzo, a finire nella rete dei criminali fu una anziana che viveva sola in casa. Fenomeni predatori che aumentano un senso di insicurezza dei cittadini che chiedono alle Forze dell’Ordine una presenza costante di pattuglie.