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Frasso Telesino| Rapina in villa, a Labtv parla il padre di due vittime: il caso non è stato mai chiuso

Frasso Telesino| Rapina in villa, a Labtv parla il padre di due vittime: il caso non è stato mai chiuso

3 Ottobre 2018 | by Anna Liguori
Frasso Telesino| Rapina in villa, a Labtv parla il padre di due vittime: il caso non è stato mai chiuso
Cronaca
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Era il 20 febbraio di quest’anno quando una banda di criminali incappucciati fece incursione nella villa del ginecologo Gerardo Salvione a Frasso Telesino. A volto coperto e armati di pistola i quattro con accento dell’est, tennero in ostaggio per oltre un’ora quattro ragazze che in quel momento si trovavano in casa: le due figlie del medico di 16 e 18 anni e due amiche. Violenza e minacce al fine di farsi consegnare il denaro custodito in casa. Ad avere la peggio il padre e la madre di una delle due ragazze, che hanno ricevuto dai criminali botte e calci in testa. Una mattinata difficile da dimenticare per quella gente che ora vive dal mese di febbraio nel terrore e che da quel giorno ancora non vede in carcere quei criminali. Un episodio che fu allora al centro anche di un tavolo straordinario, il Comitato di Ordine e Sicurezza in Prefettura di Benevento alla presenza del sindaco Di Cerbo che rimarcò il problema della sicurezza in valle Telesina. Poi il silenzio. Fino ad oggi, quando il dottor Salvione, a distanza di sette mesi dall’increscioso episodio, ha deciso di scrivere una lettera al Ministro degli Interni Matteo Salvini affinchè venga fatta giustizia e luce su un caso che sembra essere finito nel dimenticatoio. Raggiunto telefonicamente, il medico si pone l’interrogativo sulla reale efficacia del sistema giudiziario.

 

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