Si trova ora in convalescenza e con un occhio tumefatto, la dottoressa dell’Asl, colpita dalla madre di un tossicodipendente, con calci e pugni al volto nella giornata di lunedi, nella sede Serd Unità Operativa Complessa Dipendenze Patologiche dell’Asl di via delle Puglie a Benevento. La terapia cui era sottoposto il figlio non stava dando i frutti sperati e cosi’ la donna ha aggredito violentemente la dottoressa che aveva in cura il figlio. Calci, pugni, schiaffi per il medico che non e’ riuscita a difendersi e ha riportato ecchimosi, tumefazioni ed escoriazioni. La professionista beneventana e’ riuscita a mettersi in salvo chiedendo aiuto al personale presente che l’ha trasportata al pronto soccorso del Rummo. A denunciare l’accaduto il sindacato della Uil Medici Pierluigi Vergineo. “Si tratta dell’ennesima aggressione ad un operatore della Sanità”. Ma il giorno dopo l’accaduto si fanno i conti con la realtà e ci si chiede i motivi di tanta violenza, che secondo Vergineo trovano le radici nel degrado sociale. Ai microfoni di Labtv il dottore pone l’attenzione sulla importanza del medico al giorno d’oggi.
“Un servizio quello del Sert che ad oggi ha tante richieste di aiuto ma con poco personale”, ha sostenuto il dottor Vergineo, che lancia un appello alle persone in cerca di cure.