Sezione Volante e Squadra Mobile della Questura di Avellino insieme per rintracciare e arrestare un truffatore seriale napoletano che agiva ad Avellino raggirando gli anziani. L’operazione di polizia giudiziaria, illustrata in conferenza stampa dal vicequestore Elio Iannuzzi, è partita a giugno, dopo alcune segnalazioni arrivate al 113. L’uomo, B.M. le sue iniziali, si spacciava per avvocato e, a quanto pare, agiva da solo. La tecnica sempre la stessa: una telefonata ad una coppia di anziani dicendo di essere il figlio e annunciando l’arrivo a casa di lì a poco di un legale al quale avrebbero dovuto consegnare una somma di denaro, per fare in modo che lui intascasse un ingente importo frutto di una mediazione.
Il “colpo” portato a termine è stato messo a segno a Valle, mentre in via Trinità le vittime designate non si sono fatte imbrogliare e hanno chiamato la polizia. Questo succedeva a giugno. Da quel momento in poi sono cominciate le indagini che attraverso il riconoscimento dell’uomo da parte degli anziani, il riscontro delle telecamere e del numero di targa, hanno incastrato il truffatore. Naturalmente, i casi potrebbero essere molti di più, e forse non sono stati denunciati alle forze dell’ordine. L’attività investigativa è stata coordinata dal sostituto Del Mauro che ha firmato l’ordinanza di custodia in carcere. Il 47enne, che si spostava a bordo di una Panda, più volte transitata nel capoluogo irpino, è stato arrestato a Napoli, nella zona dei Tribunali, e ora è detenuto a Poggioreale. Diversi i precedenti penali per reati di stampo camorristico. La sua famiglia appartiene al clan Bosti che negli anni ’90 contendeva il racket della droga e del contrabbando al clan Mazzarella tra Forcella e il centro storico.