“È un disastro. Siamo in emergenza. Al momento ci possiamo soltanto augurare che i Vigili del fuoco riescano a spegnere le fiamme all’interno dello Stir, ma certamente si profilano tempi molto duri per il Sannio”.
È questa la prima dichiarazione a caldo di Claudio Ricci, Presidente della Provincia di Benevento davanti al capannone in fiamme dello Stir. Parole che denotano sconcerto e profonda amerezza da parte del primo cittadino della provincia, un ennesimo rogo in un impianto che sembra diventato il ricettacolo preferito da chiunque abbia un conto aperto da regolare con il ciclo dei rifiutie ne voglia impedire a tutti i costi il decorso. L’incendio di questa mattina è il segnale che gli attentatori, perchè è chiaro che il rogo sia doloso, abbiano alzato il tiro e ora vogliano imporre le loro regole a suon di attentati incendiari. Disorienta che un sito bersagliato da incendi di natura dolosa non sia sufficientemente monitorato e sorvegliato. L’ultimo episodio del genere data 7 aprile e colpì le ecoballe a monte dell’impianto. In quel caso, così come oggi, il rischio di una concentrazione allarmante di sostanze tossiche nell’aria è una delle priorità da arginare.