Dal primo cittadino di Altavilla Irpina, Mario Vanni, riceviamo e pubblichiamo la seguente nota relativa alle sue dichiarazioni rese liberamente alla Corte dei Conti in merito all’inchiesta sull’Alto Calore, partecipata dove il sindaco ricopre il ruolo di funzionario.
“Con l’assistenza legale degli avvocati Stefano Sorvino e Giovanni Colacurcio ho descritto dettagliatamente, ai magistrati della Corte dei Conti, tutte le attività da me poste in essere e volte ad incrementare gli incassi delle morosità delle utenze dell’Alto Calore e prima che venissi, improvvisamente ed ingiustificatamente, trasferito presso la sede di Ariano Irpino forse solo perché non indosso la casacca politica di chi oggi gestisce l’azienda.
Prendo atto oggi con grande soddisfazione che, un soggetto terzo, altamente qualificato e svincolato da ogni logica di appartenenza politica quale la Corte dei Conti, ha ritenuto ampiamente corretto il mio operato di dipendente accusando l’azienda di aver nascosto i miei atti durante le verifiche della Guardia di Finanza. Probabilmente se l’azienda avesse continuato un certo percorso, oggi, le casse sociali sarebbero certamente più ricche.
Questa è la miglior risposta che potessi dare a coloro che si sono accaniti contro di me in questi anni ed in particolare da quando rivesto la carica di sindaco di Altavilla, in uno spettacolo penoso e, a tratti, infantile. Anche questa volta hanno fatto cilecca.
Questa indagine apre una grande opportunità per la società Alto Calore e cioè quella di essere riconosciuta quale soggetto pubblico a tutti gli effetti a cui può e deve essere affidata la gestione del servizio lasciando alla regione ogni possibile azione volta al controllo degli obiettivi.
Come sempre io sarò disponibile, qualora libero di progettare ed attuare le mie idee lavorative, a partecipare in prima linea ad una nuova epoca per la società Alto Calore”.