Nuova udienza al tribunale di Avellino sulla strage di Acqualonga del 28 luglio 2013 e che causo’ la morte di 40 persone sul viadotto dell’A16 Napoli-Canosa. Due le novità emerse durante la seduta al tribunale, la prima: mezzora prima della tragedia i passeggeri avevano chiesto a Ciro Lametta, l’autista, di fermarsi perché si erano resi conto che qualcosa non andava. La seconda è che le due superstiti che hanno testimoniato in aula Partorina De Felice e Annalisa Caiazzo hanno riferito di aver notato il conducente riverso sul sedile di guida, oramai privo di sensi, alcuni istanti prima dell’impatto con le barriere e del successivo volo dal viadotto. Tra qualche giorno ricorre il quinto anniversario. Tra i sopravvissuti e parenti delle vittime cresce la rabbia, tanta la tensione in aula in attesa di settembre.
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