Riflettori puntati sulla vicenda del consorzio Maleventum, che lo scorso 21 giugno grazie all’inchiesta della Digos ha portato all’arresto dell’imprenditore Paolo Di Donato e altre persone implicate nella gestione illecita delle strutture per migranti.Annullati alcuni capi di imputazione relativi alla presenza fittizia degli ospiti nella struttura,il riesame ha di fatto ribadito l’accusa di frode nelle pubbliche forniture e nei controlli ai centri d’accoglienza, di cui Di Donato sarebbe stato avvertito. Il riesame ha confermato quindi i domiciliari per Paolo Di Donato. A sottoporre al Riesame di Napoli le motivazioni dell’accusa verso l’imprenditore di Sant’Agata De Goti, è stato il Procuratore Giovanni Conzo che insieme al Sostituto Patrizia Filomena Rosa ha diretto le indagini.
La vicenda non è ancora chiusa: nella giornata di domani toccherà esaminare i ricorsi relativi agli altri indagati, Giuseppe Pavone dipendente del ministero della Giustizia e Felice Panzone, funzionario della Prefettura di Benevento, il carabiniere Salvatore Ruta e Angelo Collarile attualmente tutti ai domiciliari.