Continuano le indagini sulla morte di Valentino Improta, il 26enne di Montesarchio ritrovato cadavere carbonizzato in un’auto sul Monte Taburno. Come si ricorderà Improta era stato indagato per una rapina a due anziani di Montesarchio,che si concluse con la morte di Giovanni Parente, l’83 enne deceduto in ospedale, in seguito alle gravi ferite riportate durante l’agguato.La vicenda si intreccia e prende strade sempre più complesse che si arricchiscono di protagonisti che a vario titolo si inseriscono nella storia che ha portato alla morte di Improta.Intanto le indagini degli inquirenti fanno emergere un primo nome a cui viene attribuita la responsabilità della morte di Valentino, si tratta di Pierluigi Rotondi, un giovane di 30 anni, ma a questo nome se ne aggiunge un altro, quello di Paolo Spitaletta, già arrestato per la rapina agli anziani di Montesarchio. Tre giovani implicati nella stessa rapina, finita tragicamente, e per la morte dell’anziano e per la morte dello stesso Improta. Due auto al vaglio delle indagini, la Fiat Punto carbonizzata in cui Valentino è stato trovato cadavere, e una Mercedes Classe A,ora sotto sequestro, che gli investigatori presumono possa essere stata usata da Rotondi o Spitaletta.