Con la scomparsa di Alberto Mieli perdiamo un altro importante testimone dell’orrore della Shoah. L’Università degli studi del Sannio ebbe l’onore e il piacere di ospitarlo il 27 marzo 2017 in una giornata di intensa commozione e umanità. È una perdita per l’umanità intera, per quel che Alberto ha rappresentato. In particolare vadano le condoglianze dell’Università degli Studi del Sannio alla famiglia e alla comunità ebraica. Avere incontrato Alberto, dialogato con lui, conosciuto il suo sguardo è stato un dono per tutti noi. Alberto Mieli era stato catturato dai fascisti e dalla Gestapo il 4 febbraio 1944, deportato a Auschwitz-Birkenau non ancora ventenne, dopo essere passato per il campo di Fossoli.
Ha svolto, negli ultimi anni della sua vita, un’intensa attività di comunicazione, incontrando soprattutto i giovani, per testimoniare le terribile esperienza sua e di tutti i deportati, così come l’aveva raccontata nel libro “Eravamo ebrei. Questa era la nostra unica colpa” scritto assieme alla nipote Ester.