Debora e Antonio stanno attraversando il momento più brutto della loro vita, la perdita della loro piccola, morta in circostanze ancora non chiare, durante il parto avvenuto nella notte tra lunedì e martedì, all’ospedale Rummo di Benevento.Le ore che precedono il parto sono quelle che ogni mamma vive con profonda emozione, perchè sono la distanza temporale al primo abbraccio, il momento più dolce. Ma per la giovane mamma non è stato così. Il momento del travaglio si è trasformato in una tragedia che ha avuto come epilogo la morte della bambina che portava in grembo. Momenti di tensione altissima in sala parto, per le complicazioni,l’emorragia profusa della donna, trasfusioni di sangue, un cesareo eseguito al limite dopo avere atteso una nascita naturale che non è avvenuta mai. Testimonianze parlano anche di un malore di uno dei medici in sala parto, che ad un certo punto sarebbe addirittura svenuto. Cosa è accaduto davvero in quei minuti fondamentali? Il presunto malore del medico può avere inciso sulla dinamica generale della tragedia? Di sicuro in sala parto la tensione deve essere stata altissima, per la gravità delle condizioni fisiche della madre, la bimba nasce bradicardica, si tenta di rianimarla, ma le tecniche falliscono.Il dramma. Testimonianze, cartella clinica, sono al vaglio degli inquirenti. Debora,( che resta ricoverata presso il reparto di neurologia) nelle ultime ore è stata ascoltata dal Capo della Squadra mobile di Benevento Fattori, per cercare di fare luce sugli ultimi minuti che hanno preceduto la morte della neonata. Intanto l’autopsia sul corpicino della piccola Rita Pia (questo il nome dato alla bambina ) è stato fissato per la prossima settimana. La giovane coppia è circondata dall’affetto delle famiglie, e dai sanitari del Rummo, che provano a sostenere moralmente soprattutto la giovane mamma che con grande coraggio sta cercando di superare un evento così drammatico, probabilmente domenica si paventa la dimissione dall’ospedale.
