Ancora un’altra discarica abusiva. Ancora un altro pericolo per la salute dei nostri concittadini. Ancora amianto abbandonato a Ceppaloni, questa volta in località stretto di Barba, in aperta campagna. Qui i soliti ignoti hanno approfittato di una comoda carraia inutilizzata ed interdetta al traffico per abbandonare i resti di numerose onduline di eternit. La discarica abusiva a cielo aperto si trova in prossimità di alcune abitazioni situate lungo via Fiume e a ridosso di un’area già interessata da sversamenti illeciti e a breve (si spera) oggetto di una attività di bonifica. Inutile sottolineare che da diverso tempo un privato cittadino ha inviato un esposto denuncia al Comune di Ceppaloni ed alla locale Caserma dei Carabinieri. Di contro l’Ente Comunale è intervenuto con un “imballo” tanto casereccio quanto inutile: il materiale abbandonato è stato coperto con un telo e con dei rami (vedi foto). L’amianto risulta essere frantumato e continuamente esposto alle intemperie. Esso costituisce un pericolo per la salute dato che la rischiosità dei manufatti contenenti amianto dipende dal grado di libertà delle fibre, ossia dalla capacità dei materiali di rilasciare fibre potenzialmente inalabili; esso diventa pericoloso qualora le fibre vengano sprigionate nell’aria, per effetto di qualsiasi sollecitazione: manipolazione/lavorazione, vibrazioni, correnti d’aria, infiltrazioni di umidità etc. (e quindi anche dallo spostamento d’aria provocato dal vento).
Non è più possibile lasciare questi rifiuti speciali e pericolosi esposti lì a cielo aperto a discapito della salute delle persone che abitano nei dintorni, ma occorre bonificare immediatamente l’area provvedendo urgentemente alla loro rimozione o messa in sicurezza. La salvaguardia e la salubrità dell’ambiente che ci circonda è legata inevitabilmente alla tutela della salute pubblica ed è compito del sindaco in primis, quale capo dell’amministrazione comunale, prevenire ed eliminare i pericoli che minacciano l’incolumità dei cittadini, sia che tali situazioni di pericolo minacciano aree di pubblico transito e accesso e sia che interessano gli ambiti della proprietà privata.
Il Comitato di Cittadinanza Attiva per Ceppaloni chiede un intervento urgente di tutti gli enti competenti (Comune, Arpac, ASL) per verificare la situazione attuale e di intervenire secondo le diverse competenze al fine di ripristinare una situazione ambientalmente e legalmente corretta. Contestualmente occorre attivare tutte le misure di prevenzione per contrastare questo diffusissimo fenomeno anche intensificando i controlli da parte delle Forze dell’Ordine tutte, in particolare nelle zone rurali.