Quattro uomini del clan La Torre, attivo a Mondragone nel Casertano, sono stati arrestati dai carabinieri e da personale del Nucleo investigativo centrale di polizia penitenziaria nel corso di un’operazione scattata questa mattina. Si tratta del fratello e del figlio del capoclan Augusto La Torre, già detenuto, e di due pregiudicati, di cui uno in carcere. L’indagine, coordinata dalla Dda partenopea, ha messo a nudo attività criminose tra cui la detenzione illegale di armi comuni da sparo e da guerra, con l’aggravante del metodo mafioso. Gli arresti sono stati eseguiti nelle province di Caserta, Benevento e Torino. Grazie ad intercettazioni ambientali e allo stretto monitoraggio in carcere del capoclan Augusto, e del fratello Antonio, hanno evidenziato come i due, con più azioni esecutive di un medesimo disegno criminoso, a partire dal luglio 2015 abbiano illegalmente detenuto e portato in luogo pubblico più armi comuni da sparo e un’arma da guerra (pistola glock, mitra da guerra, pistola calibro 38, fucile M52, pistola calibro 7.65) per riaffermare l’egemonia del clan. Gli indagati – si sottolinea in una nota – avrebbero inoltre formulato minacce di morte nei confronti del pm Alessandro D’Alessio, titolare dell’indagine insieme alla collega Maria Laura Lalia Morra