E’ un paesaggio quasi lunare quello che si presenta dinanzi agli occhi nel deposito di Ecoballe di Casalduni andato a fuoco nella tarda serata di ieri. Le fiamme sono state domate ma resta alto il rischio che sostanze tossiche siano presenti nell’aria e per questo già nell’immediatezza del fatto sono accorsi sul posto, oltre ai Vigili del Fuoco e alle Forze dell’Ordine, anche personale dell’Arpac e della Samte, la partecipata della Provincia che si cura dello smaltimento dei rifiuti. Un odore acre e persistente permea la zona del rogo, rogo che fa seguito ad altri episodi simili occorsi nel recente passato e questo induce gli inquirenti a battere, più di tutte, la pista dell’incendio doloso.
Su quanto accaduto è intervenuto anche il Presidente della Provincia Ricci che si dice “profondamente rammaricato”. “Le fiamme sono divampate proprio a poche ore dall’inizio dei lavori da parte della Ditta incaricata dalla Regione Campania di rimuovere le ecoballe giacenti in quel piazzale dello Stir da ormai 13 anni che era stato ufficialmente annunciato, dopo tanta attesa, giovedi scorso”, sottolinea l’inquilino della Rocca. “Purtroppo i danni causati dal fuoco sono assai ingenti anche perché occorrerà valutare nelle prossime ore le misure necessarie a mettere in sicurezza tutta l’area: per questo, già nella nottata scorsa, mentre ancora divampavano le fiamme, ho chiesto all’Amministratore della Società Samte, che gestisce lo Stir, di presentare denuncia alla competente Autorità per quanto accaduto e per l’accertamento delle eventuali responsabilità. Ora è nostro dovere riprendere quell’azione di sensibilizzazione e di sollecitazione nei confronti della Regione Campania affinché le ecoballe vengano infine rimosse e si possa consentire allo Stir di Casalduni di funzionare al meglio e in tutta sicurezza”.
