Dopo 24 giorni di latitanza Paolo Messina è stato ritrovato in Croazia. L’uomo accusato dell’omicidio dell’imprenditore Antonello Rosiello,ucciso a colpi di pistola, era scomparso il 31 ottobre, giorno della sentenza. A ritrovarlo, la Squadra mobile di benevento insieme alla polizia croata. I particolari della complessa operazione che ha portato alla cattura sono stati resi noti nel corso di una conferenza stampa presso la Procura della Repubblica di Benevento. La cattura è avvenuta dopo intense indagini dirette dal vicequestore Emanuele Fattori, con il supporto della Polizia di Stato di Roma e dell’Interpol. Ora Messina è rinchiuso nel carcere di Zara, in attesa dell’estradizione. Paolo Messina si nascondeva in un residence in Croazia, è stato trovato in possesso di documenti falsi che attestavano una identità italiana fittizia. Al latitante inoltre sono state sequestrate diverse schede telefoniche che evidentemente utilizzava per mettersi in contatto con la rete di persone che lo proteggeva, e 18.500 euro soldi che possedeva in visione di una fugo molto lunga. Sequestrata anche la moto che Messina ha usato per scappare fuori dall’Italia.Un’operazione strategica pazzesca, quella della Polizia, che ha condotto alla cattura di Messina, ma che non si ferma per scoprire adesso i complici che avrebbero reso possibile la fuga e la permanenza in Croazia. Il lavoro investigativo continua, anche alla luce dei nuovi elementi emersi in merito ad un allarme bomba all’interno del Tribunale di Benevento, lo stesso giorno di un’udienza del processo per l’omicidio di Rosiello, che quindi aveva proprio come imputato Paolo Messina (esattamente il 20 dicembre del 2016). Come ha confermato il Procuratore Aldo Policastro. Anche il Questore di Benevento Giuseppe Bellassai ha commentato la straordinaria operazione della cattura di Messina, e ha colto l’occasione per complimentarsi con gli uomini e le donne della Squadra Mobile per l’ottimo lavoro.