Momenti di autentico terrore per una 36enne di San Potito Ultra, in provincia di Avellino. Un amico di famiglia, un 64nne di Candida, si era talmente invaghito di lei che era pronto persino a darle fuoco perché lei cedesse ad avances pesanti: approccio che però gli ha procurato il carcere. L’uomo è stato arrestato dai carabinieri del comando provinciale di Avellino che hanno fatto irruzione nell’abitazione della 36enne mettendo in fuga l’anziano amico di famiglia. I militari dell’Arma hanno trovato la donna ferita e l’hanno prima accompagnata all’ospedale “Moscati” di Avellino, dove le sono state riscontrate lesioni guaribili in 30 giorni, e hanno poi raccolto la sua denuncia. L’uomo si era presentato con un sacco dove aveva nascosto delle corde di nylon, un bastone e una coperta, e anche due taniche di benzina e una pistola. Con l’arma, il 64enne ha minacciato di morte la donna se non si fosse piegata alle sue volontà, e ha anche promesso che dopo averla uccisa avrebbe dato fuoco al cadavere. Solo quando ha sentito i carabinieri avvicinarsi all’abitazione, è scappato con le sue cose. E’ stato poi identificato, grazie al racconto della vittima, ed è stato arrestato. Nei pressi dell’abitazione della donna, i carabinieri hanno rinvenuto la bicicletta dell’uomo, un bustone con dentro una coperta, due taniche di benzina, 6 corde in nylon con cappio e un bastone di legno con all’estremità del tessuto imbevuto di liquido infiammabile. Tutto il materiale è stato sequestrato. L’uomo deve rispondere di minacce, lesioni e violenza sessuale.