Due clienti, un 52enne di Avellino e un 80enne di Lapio, ai domiciliari e il terzo, il titolare del Circolo di via Vasto di 70 anni, in carcere. Trenta euro al giorno la “tariffa” garantita alle ragazzine, di cui 10 minorenni e due maggiorenni, per mostrarsi cordiali con i clienti. Previste anche mance e compensi aggiuntivi, naturalmente correlati alla prestazione fornita.
“Dovete accontentare i clienti e stare ferme, qualunque cosa facciano” era l’ordine di scuderie. Il listino delle baby-prostitute è saltato grazie alle due maggiorenni che hanno avuto il coraggio di dire basta. E soprattutto grazie al ragazzo di una delle ragazzine adescate che ha presentato denuncia ai Carabinieri.
Selezionatissimi i clienti che frequentavano abitualmente il Circolo “L’Incontro”.Si parla di ingegneri, avvocati e medici. Ad incastrare il gestore del Circolo alcune telefonate effettuate da diverse ragazzine per organizzare gli incontri.
L’attività andava avanti dal 2014. Il titolare del Circolo avvicinava le ragazzine che frequentavano il Circolo con qualche compagno di scuola e le avviava, promettendo ricompense e mance, alla prostituzione.