Novità in merito alla vicenda che ha segnato la vita di Roberto Azzurro agli inizi di agosto. L’attore come si ricorda viene trovato ferito brutalmente, lungo la Statale Telesina all’uscita di Paupisi. Trasportato dal 118 all’Ospedale Rummo di Benevento, riuscirà a sopravvivere grazie agli interventi chirurgici che ha dovuto subire per ricucire le ferite da taglio su tutto il corpo e alla gola.
Un fatto brutto, un episodio indimenticabile di quella cronaca che non vorremmo mai scrivere e commentare.
Oggi Azzurro è fuori pericolo, ma per dimenticare e guarire completamente ci vorrà ancora del tempo.
In carcere intanto c’è l’unico indagato per tentato omicidio, sequestro di persona e furto, si tratta di Francisco Paulo Da Silva, un giovane brasiliano, residente a Benevento dove ha una compagna e dei figli, una vita normale insomma, fino a quella terribile notte. Il destino dei due uomini si intreccia in una vicenda ancora dai toni noir. L’arma con cui Azzurro è stato ferito gravemente non si trova, ma pare si tratti di un piccolo coltellino, in possesso allo stesso attore che lo avrebbe estratto forse per primo. (Sostiene il Da Silva) Contraria la versione dell’attore, che invece dichiara di aver visto il brasiliano sfoderare l’arma da taglio, insomma accuse e dichiarazioni dissonanti. Di vero c’è che i due prima di quella sera non avevano avuto contatti, due perfetti sconosciuti che nel giro di qualche ora sono diventati uno vittima, l’altro carnefice.
L’avvocato di Francisco Paulo, Antonio Bruno Romano, comunica che il 12 settembre prossimo il Pm Francesca Saccone procederà all’affidamento dell’incarico al Dott. Antonio Palmieri per degli accertamenti tecnici irripetibili, relativi alle lesioni riscontrabili sul corpo di Roberto Azzurro.
Bisognerà attendere allora gli esiti delle nuove perizie, da qui le nuove strategie difensive.