Nella scorsa serata, il personale della Polizia di Stato si è recato in Viale Principe di Napoli dove era stato segnalato un furto di un’autovettura. Sul posto, un equipaggio della Squadra Volanti contattava il richiedente, il quale ha riferito che la sua Fiat 600 da qualche tempo veniva utilizzata, senza il proprio consenso, dal convivente della figlia; pertanto, quella sera aveva ritenuto necessario, durante una discussione con il giovane, riprendere il possesso dell’autovettura sfilando le chiavi dal cruscotto, al fine di evitare che lo stesso continuasse ad utilizzarla. A causa di ciò è nato un alterco nel corso del quale l’uomo veniva minacciato di morte alla presenza della figlia che peraltro confermava quanto poco prima accaduto agli operatori intervenuti. Negli uffici della Questura, la stessa dichiarava, inoltre, di aver ospitato presso l’abitazione del genitore per un breve periodo di tempo, il suo ormai ex fidanzato perché impietosita per le sue precarie condizioni economiche. Tuttavia, dopo poco che si erano trasferiti in un altro appartamento, erano iniziate le richieste di denaro, le vessazioni e le minacce di morte nei suoi confronti. Le intimidazioni venivano effettuate spesso con un coltello che il convivente abitualmente nascondeva proprio nella Fiat Seicento. Stante queste dichiarazioni, gli operatori della Polizia di Stato, effettuavano una perquisizione al veicolo in questione, rinvenendo al suo interno il coltello. In seguito, si provvedeva a eseguire una perquisizione domiciliare nell’abitazione, ai sensi dell’art. 103 del D.P.R. 309/1990, ritrovando nascosta all’interno di un mobile, una sostanza erbacea di colore verde che, a seguito di narcotest effettuato in Questura, da personale del locale Gabinetto di Polizia Scientifica, è risultata essere sostanza stupefacente di tipo marijuana. Alla luce di quanto sopra, il giovane veniva deferito in stato di libertà per minaccia aggravata, porto abusivo di coltello e detenzione di sostanza stupefacente.