Un omicidio di camorra, un regolamento di conti per probabili debiti non pagati dalla vittima. La Procura di Napoli ha emesso un fermo di indiziato di delitto a carico di Francesco Vietri, 54enne di Montoro (Avellino), nell’ambito delle indagini sul rinvenimento di un cadavere carbonizzato lo scorso 7 aprile in località Serre nel comune di Contrada, nell’Avellinese. In quel luogo era stata trovata completamente bruciata l’auto del detenuto Michele Tornatore che, ammesso al lavoro esterno, la sera del martedì precedente non era rientrato nel carcere di Avellino e quella stessa mattina, uscito dall’istituto penitenziario, non si era presentato sul posto di lavoro. Il provvedimento di fermo, emesso il 9 aprile, 48 ore dopo la scoperta del corpo ritrovato carbonizzato, e scaturito dalle indagini svolte dai Carabinieri del Nucleo investigativo di Avellino, vede il 54enne indagato per i reati di concorso in omicidio aggravato, danneggiamento seguito da incendio, distruzione di cadavere con l’aggravante di aver commesso il delitto con il metodo mafioso e concorso in detenzione di armi. Sono in corso indagini tese all’identificazione di complici.