MONTESARCHIO – Fissata per il 20 aprile prossimo la perizia psichiatrica per Luigi Piacquadio, il segretario comunale in pensione che uccise il figlio disabile con una coltellata lo scorso 10 settembre in via Lavinia a Montesarchio. Il gup Loredana Camerlengo affiderà l’incarico al professor Paolo Ricci per constatare lo stato psichiatrico del 73enne da due mesi detenuto in una casa famiglia in Umbria in seguito a cinque mesi di reclusione.
Piacquadio, difeso dall’avvocato Claudio Barbato, ha scelto di essere giudicato con il rito abbreviato, condizionato alla valutazione della sua capacità di intendere e di volere al momento del fatto.
Ciò che lo spinse all’estremo gesto – almeno da una prima dichiarazione rilasciata al pm Maria Gabriella Di Lauro, ai carabinieri e al gip Roberto Melone – fu il timore, una volta morto, di dover abbandonare il figlio Domenico, 38 anni, in quanto non in grado di badare a se stesso perchè disabile. Da lì la decisione di mettere fine alla vita di suo figlio in maniera prematura seguita da un tentato suicidio senza successo perchè sventato dai carabinieri intervenuti sul posto.
