S. MARTINO V.C. – Stamane il Giudice dell’udienza preliminare di Avellino – Dott. Fabrizio Ciccone – ha rigettato la richiesta di rinvio a giudizio formulata dalla procura avellinese nei confronti dell’imputato Clemente Fiore e assolto lo stesso con formula piena.
Il noto pregiudicato caudino rispondeva del reato di violazione alla misura di prevenzione commesso allorquando era sorvegliato speciale nel comune di San Martino Valle Caudina.
Il difensore dello storico affiliato al clan Pagnozzi, l’avvocato Valeria Verrusio del Foro di Avellino, nel corso della sua discussione, ha sostenuto che l’imputato non avesse violato in alcun modo gli obblighi inerenti la misura di prevenzione in quanto l’unico organo legittimato ad imporre le relative prescrizioni è l’Autorità giudiziaria che ha emesso l’originario decreto di applicazione della misura.
Nel caso di specie, viceversa, la prescrizione che la pubblica accusa riteneva essere stata violata era contenuta esclusivamente nel verbale di sottoposizione agli obblighi della misura di prevenzione redatta dagli organi di polizia.
La scelta difensiva si è rivelata particolarmente efficace atteso che il Gup, sposando in pieno la tesi sostenuta dal suo legale, ha assolto il Clemente disponendo di non doversi procedere oltre.