La struttura in esame è quella sita in Contrada San Chirico che, inoltre, era anche priva del certificato di agibilità. Il centro nasce come un struttura per l’allevamento di conigli, poi adibita a palestra e per questo non idonea ad ospitare i richiedenti asilo in quanto versava in condizioni igienico sanitarie precarie.
Una vicenda quella di Contrada San Chirico che ha dei precedenti ed ha portato le autorità ad agire in seguito ad una mirata attività ispettiva. E’ noto l”intervento del Vice Questore aggiunto Enzo Raimo, il venti gennaio, nel sedare una protesta di alcuni immigrati che chiedevano migliori condizioni di trattamento. Il centro denominato “Damasco 15” era gestito dalla cooperativa Maleventum – consorzio fondato da Paolo Di Donato considerato il businessman dei migranti -. Un’inchiesta de “Il Fatto Quotidiano” ne ha svelato le irregolarità in quanto sulla struttura – di proprietà del fratello del presidente del consiglio comunale Luigi De Minico – non è stato pagato un condono di 103mila euro. Risultava una prima rata versata di poco più di trentamila euro, ma mai arrivata alle casse comunali. Da lì in poi una reazione a catena ha acceso i riflettori sulla gestione migranti nella provincia sannita.
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