AVELLINO – Inizio movimentato dell’udienza in corso ad Avellino del processo Isochimica, la cui seconda udienza era prevista nell’aula riservata ai processi della Corte d’Assise. Spazi troppo angusti per contenere, oltre agli avvocati, le 253 parti civili ammesse al processo nel quale compaiono 27 imputati accusati a vario titolo di omicidio colposo plurimo, lesioni dolose, concorso in disastro ambientale e omissione di atti di ufficio.
“Siamo in una condizione precaria, se non indecente”, ha detto il procuratore capo di Avellino, Rosario Cantelmo, che insieme ai pm Roberto Patscot e Elia Taddeo, ha coordinato l’inchiesta che il 22 luglio dello scorso anno, ha portato al rinvio a giudizio degli imputati. La presidente del collegio giudicante, Sonia Matarazzo, giudici a latere Gennaro Lezzi e Pierpaolo Calabrese, pur prendendo atto della precaria situazione logistica, ha segnalato che “la scelta eventuale di una nuova sede, comporterebbe altri problemi logistici e organizzativi, soprattutto in riferimento alla necessità di avere a disposizione in aula tutti i fascicoli del processo” e ha proposto “la installazione di schermi all’esterno dell’aula dai quali le parti civili potrebbero seguire le udienze”. L’udienza di questa mattina e’ dedicata alla richiesta di costituirsi parte civile da parte di 22 tra privati, associazioni ed enti, come Inail e Rete Ferroviaria Italiana e alla calendarizzazione della escussione dei testi, 250 soltanto quelli chiamati dalla Procura.