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Avellino| Strage bus: “Escludemmo la riqualificazione del tratto”

Avellino| Strage bus: “Escludemmo la riqualificazione del tratto”

17 Febbraio 2017 | by redazione Labtv
Avellino| Strage bus: “Escludemmo la riqualificazione del tratto”
Cronaca
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AVELLINO – È la volta di Amedeo Gagliardi, direttore legale della società Autostrade, a testimoniare nell’udienza del bus che precipitó nel 2013 sul viadotto Acqualonga, lungo l’ A 16, causando 40 vittime.

Il Pm Cecilia Annecchini, in Corte si Assise al tribunale di Avellino, ha sentito il legale sulla manutenzione che dovrebbe essere stata fatta lungo il tratto incriminato. Il nodo da sciogliere è provare chi era il responsabile del progetto che prevedeva la riqualificazione del tratto all’epoca, mai effettuata in quel punto.

“Non c’era obbligo di sostituzione delle barriere – spiega Gagliardi -“, e alla domanda del giudice Luigi Buono sulla responsabilità della sostituzione delle barriere, il legale risponde “che la legge attribuisce piena autonomia al progettista che può valutare quali interventi da espletare”.

A seguire Paolo Anfosso, dipendente della società Autostrade addetto alle barriere di sicurezza, che afferma di “aver ricevuto l’incarico verbale” per la riqualificazione “da un committente, l’ingegner Moro, che a sua volta aveva ricevuto dalla società autostrade”. Anfosso sostiene di aver lavorato con altri progettisti, tra cui l’ingegner Fornace – titolare di una società di ingegneria – per la progettazione di riqualificazione e continua sostenendo che “il viadotto Acqualonga non era un tratto significativo tale da dover subire riqualificazione”. Ed è più chiaro Anfosso: “Quel luogo fu escluso da sopralluoghi perché non avevano bisogno di riqualificazione”.

Ma sulla base della testimonianza resa anche nell’udienza precedente da Carlo Cresta, ex funzionario dell’Autorità, secondo il quale “le barriere a protezione del viadotto andavano sostituite su tratti ritenuti significativi, in quanto interessati da interventi di riqualificazione e non di manutenzione”, la Procura ha chiesto al giudice monocratico che presiede il processo, Luigi Buono, la trasmissione della testimonianza al suo ufficio, per le valutazioni di merito. La Procura potrebbe ipotizzare nei confronti del progettista della societa’ Autostrade, il reato di falsa testimonianza.

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