Piacquadio, 73 anni, al momento dell’omicidio è stato interrogato dal sostituto Procuratore Maria Gabriella Di Lauro al quale avrebbe dichiarato di aver agito “per amore del figlio” temendo la sua sorte una volta che egli stesso “non ci fosse stato più”.
Su tale deposizione l’avvocato difensore Claudio Barbato ha chiesto per il suo assistito il rito abbreviato condizionato all’esecuzione di una perizia psichiatrica che accerti la capacità di intendere e di volere, al momento del fatto, dello stesso Piacquadio.
Inoltre potrebbe andare a rafforzare tale richiesta il fatto che dopo l’omicidio, il 73enne, avrebbe tentato di togliersi la vita, ma senza riuscirci.
Intanto, il 6 febbraio, è in programma la discussione del ricorso presentato dall’avvocato Barbato al Riesame, contro il no del gip alla richiesta di disporre per Piacquadio, detenuto in carcere, i domiciliari presso una casa famiglia.