Solofra centrale dello spaccio in Irpinia. Sono undici i fermati nell’operazione Domus condotta dai Carabinieri della Compagnia di Avellino e Solofra. Tutti di età compresa tra i 25 e i 45 anni, gestivano separatamente tre piazze di spaccio nella città di Solofra con ramificazioni fino a Torre Annunziata. Il capo della Procura Rosario Cantelmo parla di emergenza sociale. “E’ un pozzo senza fine con interessi patrimoniali fortissimi. Sono organizzazioni che si ricompattano rapidamente, anche quando subiscono colpi pesantissimi”. Cantelmo si sofferma anche sull’area geografica interessata dalle indagini, partita da Sant’Agata Irpina. Coadiuvati da militari del Comando Provinciale, del Nucleo Elicotteri di Pontecagnano e di unità antidroga del Nucleo Carabinieri cinofili di Sarno, i carabinieri hanno dato esecuzione all’ordinanza nei comuni di Avellino, Solofra, Serino, Aiello del Sabato, Montoro e Torre Annunziata. In manette sono finite 5 persone, 3 agli arresti domiciliari, 2 con obbligo di dimora ed 1 persona con l’obbligo di presentarsi all’autorità giudiziaria. Avellino, Solofra, Montoro, Aiello del Sabato e Torre Annunziata i comuni interessati dall’operazione. Si tratta, nella maggior parte, di pregiudicati. L’operazione, come precisato nel corso della conferenza stampa congiunta con le compagnie di Avellino e Solofra, conferma anche come il modus operandi dello spaccio si stia progressivamente modificando. Gli intrecci familiari (madre e figlio) e le storie sentimentali (coinvolte due coppie) tra i complici sono il filo rosso delle tre stazioni di spaccio che utilizzavano, almeno in due casi su tre, case private per incontri e rapide operazioni di consegna della droga, in particolare cocaina e hashish.