NAPOLI – Concluso il processo Coppola questa mattina al Tribunale di Napoli. Le sentenze del gup Loredana Camerlengo, del 4 giugno 2015, sono state “riformate” in quanto la difesa dei vari imputati ha optato per il rito abbreviato. E’ stata riconosciuta l’attenuante per concorso anomalo e per questo Luigi De Vizio ha avuto 12 anni, Giuseppe Mottola – considerato il mandante del colpo ed assistito dall’avvocato Antonio Leone – 14 anni, Alfredo De Capua 13 anni ed infine 17 anni e 4 mesi per Daniel Costantin Pandalea.
Maria Coppola, 72 anni, è deceduta il 18 febbraio del 2014 presso l’ospedale “Rummo” di Benevento, 10 giorni dopo essere stata aggredita e derubata nella sua abitazione di Via Bocchini a San Giorgio del Sannio.
La linea che la difesa ha tenuto fino ad oggi, sostanzialmente, è stata quella della non collegabilità della morte di Coppola con le percosse ricevute nella sua abitazione, ma bensì sarebbe deceduta per un’infezione polmonare. Tesi diametralmente opposta a quella del Pubblico ministero.
Ad ogni modo oggi sono arrivate le sentenze definitive e l’avvocato Leone con gli altri colleghi della difesa si prepara per il ricorso in Cassazione. Entro 90 giorni si prenderà visione del ricorso e per febbraio o marzo si ripartirà con il massimo grado di giudizio.