Ancora una vita spezzata, il malessere di vivere è nell’aria. Sannio e Irpinia unite in un fenomeno senza fine, quello dei suicidi. Un susseguirsi di casi che stanno destando preoccupazione e timore per la vita dei nostri figli e genitori. L’ultimo caso ieri pomeriggio a Benevento, ma l’elenco è lungo specialmente in Irpinia, dove è solo di qualche giorno fa la notizia di un uomo ritrovato deceduto nella stanza di un albergo abbandonato di via Tedesco ad Avellino. Impiccagione, pugnalate, fucilate, il malessere sociale è nell’aria e si avverte. Il caso di Brunella è solo uno dei tanti esempi di una gioventù debole, di una giovinezza incapace ad oggi di affrontare i mille problemi di una vita e così esausti, sfiniti, senza la gioia di vivere si pone all’improvviso fine alla vita in una maniera assurda ma per certi versi indolore. Perchè una corda al collo toglie ogni minimo problema, ogni dubbio esistenziale. Ma anche una pistola sulla fronte elimina ogni incertezza, basta premere il grilletto e in un attimo non ci sei più. In questi casi a vincere è il coraggio ma anche tanta forza, perchè uccidersi non è facile come neanche vivere. Ma la forza è colei che ti fa andare avanti in ogni situazione così in questi casi la “forza” fa leva su tutto e togliersi la vita a 25 anni è da persone “coraggiose” ma allo stesso tempo è forma di debolezza. Una vita davanti e tanti progetti futuri per la giovane stilista beneventana che in un pomeriggio di una giornata già di per sè triste come quella delle ricorrenza dei defunti, ha deciso di porre fine alla propria esistenza. Quasi una moda quella di scappare da questo mondo, non affrontare gli ostacoli della vita e in certi casi si è anche un pò egoisti. Ma basta un attimo, quell’attimo eterno che sarà ricordato. Resta una città scioccata e una comunità attonita per quello che è accaduto ieri pomeriggio, era solo il 2 Novembre.