PATERNOPOLI – I Carabinieri della Stazione di Paternopoli, nella giornata di ieri, hanno denunciato un pregiudicato che, proveniente dall’Hinterland napoletano si è reso responsabile di maltrattamento di animali e bracconaggio.
Nel corso di una specifica attività perlustrativa, i militari hanno fermato il bracconiere che, in una zona montana, aveva appena catturato oltre 20 volatili di specie protetta, utilizzando trappole e richiami vietati.
Lo sprovveduto bracconiere, che già in passato era stato denunciato per analoghi reati, colto sul fatto dai Carabinieri della Stazione di Paternopoli non ha potuto fare altro che ammettere le proprie responsabilità. Alla luce degli univoci elementi di colpevolezza raccolti, è stato denunciato in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Benevento per “bracconaggio” e “maltrattamento di animali”, in quanto per i cardellini catturati è vietata la caccia e la detenzione.
L’attrezzatura utilizzata (trappole, richiami acustici, picchetti, rete a maglia strettaecc.) è stata sottoposta a sequestro. Nell’ambito del ambito medesimo dispositivo, inoltre, a Montella i Carabinieri della locale Stazione, hanno sequestrato un richiamo acustico a funzionamento elettromeccanico con amplificatore di suono, perfettamente funzionante. I bracconieri, in questo caso, approfittando dell’oscurità e della fitta vegetazione, sono riusciti a scappare, facendo perdere le proprie tracce. I volatili, invece, sono stati immediatamente portati nel proprio habitat naturale, in aperta campagna nei pressi del ponte di Annibale, un’antica e maestosa opera architettonica risalente al periodo romano situata a San Mango sul Calore e fatta costruire, secondo la leggenda, proprio da Annibale per conquistare la Puglia.
Il bracconiere, oltre alla denuncia in stato di libertà, è stato allontanato dai Carabinieri che hanno immediatamente avviato nei suoi confronti, il procedimento per il rimpatrio con foglio di via obbligatorio, in maniera tale da escluderne nuove ed ulteriori trasferte in Alta Irpinia.