AVELLINO – Due avvisi di conclusione delle indagini preliminari sono state emesse dalla Procura di Avellino nell’ambito dell’inchiesta sullo sversamento all’aperto in alcune strade di Solofra – sede di importanti concerie – di acque inquinate (da ritenersi rifiuto pericoloso per l’elevata contaminazione da tetracloroetilene). L’indagine si riferisce alle sversamento avvenuto il 15 gennaio 2014 in seguito all’espurgo di un pozzo, per il quale pochi giorni prima il sindaco aveva disposto la chiusura ad horas. Destinatari degli avvisi, firmati dal procuratore della Repubblica Rosario Cantelmo e dal sostituto Cecilia De Angelis, sono Federico Pirolo, presidente della Irno Service, societa’ di gestione della rete idrica del Comune di Solofra, e Carmine Ginolfi, responsabile del settore tecnico. Il reato ipotizzato e’ di abbandono di rifiuti pericolosi. Gli inquirenti sottolineano che la situazione si verifico’ nonostante fosse in atto ”una disastrosa contaminazione di tetracloretilene” di altri due pozzi, che fanno parte della rete di acque di falda di approvvigionamento potabile, provocata da persone non identificate. I magistrati sottolineano la gravità del pericolo ricordando che l’inquinamento della falda aveva raggiunto anche il comune di Montoro determinando una significativa riduzione della fornitura di acqua potabile ai cittadini con lunghe interruzioni dell’erogazione idrica.