PAUPISI – All’indomani dell’attentato al sindaco di Bonea interviene con una lettera aperta don Jambo Mastronardi, attuale co-parroco di Paupisi , sacerdote coraggioso e combattivo tempo fa al centro della cronaca campana. Infatti per 4 anni è stato parroco di una parrocchia a Bonea e sin dall’inizio del suo operato in paese si è sempre battuto per la libertà e la dignità delle persone; questo gli è costato molto perché è stato minacciato più volte e perseguitato. Uno degli ultimi attentati subiti è stato l’incendio della sua auto e a seguito di ciò il Vescovo decise di richiedere il suo trasferimento e di portarlo lontano da quel paese tanto amato ma allo stesso tempo tanto calpestato dalla camorra. A quel trasferimento improvviso ci furono proteste di vario genere. Per le strade di Bonea cartelloni con scritto “Don Jambo è uno di noi e non si tocca”. Tutto ciò non servì a nulla. Trasferito a Paupisi da don Raffaele Pettenuzzo e nominato poi co-parroco di Santa Maria del Bosco sta in questi mesi tenendo degli incontri sulla legalità in tutto il territorio nazionale.
Ed oggi interviene sull’episodio criminoso di Bonea:
“La verità e la giustizia di Dio riserva ai camorristi e ai mafiosi l’inferno come condanna eterna. Dio è Misericordia solo con i peccatori che si convertono al bene. La camorra è il tempio del male ma l’amore di Dio è il tempio della speranza per i cittadini e i fedeli di Bonea. Con queste parole esprimo la mia totale vicinanza al sindaco Roviezzi e a tutta la cittadinanza di Bonea dove il mio cuore sacerdotale è sempre presente per incoraggiarvi a rimanere uniti con la forza della fede. È brutto dire che purtroppo questi atti ignobili e gravissimi, dove esprimo condanna assoluta, sono attacchi di violenza alla dignità sacra di ogni cittadino di Bonea e di un’intera comunità che da anni chiede pace e serenità. Invito le istituzioni politiche, militari, civili e religiose a far sentire il grido della legalità e della giustizia. Purtroppo la camorra e altre forme di violenze sono omologate con un certificato di garanzia che si chiama “potere economico con spargimento di sangue” (mi riferisco a tutte le vittime della camorra) omologata ormai da anni da alcuni uomini politici che non rappresentano assolutamente la vera politica genuina italiana, né tanto meno la sacralità delle istituzioni ma per un circolo “vizioso voluto e anticostituzionale ricoprono questi incarichi”. Non occorre che faccio l’elenco di questi politici condannati che collaborano con la camorra. Il giudice Borsellino nelle sue confidenze disse: “lo Stato mi ucciderà” si riferiva a quegli uomini corrotti. Io dico a voi cittadini di Bonea e a tutti i cittadini di altri paesi che subiscono il male della camorra: “Dio distrugge la camorra “. Concludo, lasciando sui vostri volti di sofferenza la mia carezza sacerdotale e la carezza della speranza, forza e coraggio carissimi boneani anche se il male vuole distruggere l’armonia della pace e dell’amore della vostra comunità i vostri occhi sono il ponte dell’amore di Dio tra il cielo e il vostro paese e le vostre famiglie… e questo amore di Dio riporterà serenità nei vostri cuori e nelle vostre strade di Bonea. Gli occhi limpidi e genuini dei vostri volti possono distruggere il male e soprattutto la camorra perché nei vostri occhi c è l’amore di Dio; queste gocce dell’amore di Dio condivise insieme (bimbi, giovani, famiglie, anziani e ammalati) danno vita alla civiltà dell’amore. Bonea è civiltà dell’amore. Questo è l’augurio a tutta la cittadinanza di Bonea, in modo particolare al sig. Sindaco Roviezzi per questo atto criminoso. Con affetto”.