San Salvatore Telesino – “La svolta è vicina”. L’avvocato Fabrizio Gallo e la criminologa Roberta Bruzzone sembrano non avere più grandi dubbi. I due, che assistono i genitori della piccola Maria – di nove anni – di San Salvatore Telesino, trovata senza vita il 19 giugno, morta annegata, nella piscina di un casale, hanno incontrato il procuratore reggente di Benevento, Giovanni Conzo. Al telefono con noi, l’avvocato Gallo sembrava abbastanza ottimista. “Il tutto si sta delineando”, afferma. “Ormai si è sulla strada giusta”. Ovviamente, la strada giusta sembra essere quella dell’unica pista che porta all’incriminazione di Daniel, 21 anni, e della sorella Cristina, 29 anni, le uniche due persone indagate: la prima per omicidio e violenza sessuale, l’altra solo per la prima ipotesi di reato. A suo carico, di Daniel, anche l’ipotesi, emersa qualche giorno fa – confermata dall’avvocato Gallo – che all’interno del resort c’era sua auto. “Bisogna capire – dice il penalista – chi ci fosse all’interno. Ad ogni modo, attendiamo per il 29 settembre il deposito delle risultanze dell’autopsia sul corpo della povera Maria e degli ulteriori accertamenti effettuati all’interno del resort”.