PIETRELCINA – Ancora casi di malafede tra i cittadini. E’ il caso di Pietrelcina e Paduli dove i carabinieri delle Stazioni insieme ai tecnici verificatori della società Enel, nel corso di un servizio finalizzato al contrasto dell’indebita sottrazione di energia elettrica, hanno segnalato all’Autorità Giudiziaria con l’ipotesi di furto tre persone rispettivamente di 41, 36 e 43 anni, queste ultime due con precedenti giudiziari a carico.
Il 41enne, durante l’ispezione del suo locale commerciale, è stato trovato in possesso di un magnete di medie dimensioni, in gergo denominato “Penelope”, collocato al di sopra del contatore Enel con lo scopo di ridurre l’assorbimento dell’energia elettrica utilizzata per l’alimentazione del locale e procurarsi, quindi, un ingiusto vantaggio economico derivante dalla falsa contabilizzazione dei consumi energetici.
Il 36enne ed il 43enne, invece, in luogo del magnete, hanno utilizzato della cavetteria elettrica allacciandola a monte del contatore, attuando così il prelievo abusivo della corrente elettrica utilizzandola per alimentare le loro rispettive abitazioni private.
Al termine delle verifiche, i Carabinieri e gli ispettori dell’Enel hanno rimosso e sequestrato sia il magnete, sia i cavi abusivi che peraltro erano anche stati ben camuffati in maniera tale da sembrare cavi elettrici regolari.