CERVINARA – Classiche risse da sabato sera e proprio perchè tali diventano alquanto banali e passate di moda, soprattutto nel 2016. Quello che è successo sabato sera, in pieno centro a Cervinara, davanti a noti locali del posto, non fa altro che aumentare lo sdegno e l’isolamento verso determinati modi di fare, determinati soggetti. Soprattutto quando ad essere colpiti sono ragazzi perbene e degni della massima stima.
A scrivere e a parlare di tali tematiche spesso si rischia di essere scontati e banali, proprio come la stessa rissa di sabato scorso e, ancora, quella di qualche settimana prima.
Calci pugni e bottigliate hanno fatto da spartiacque in quella che, soprattutto negli ultimi anni e grazie anche al coraggio di giovani imprenditori che hanno avuto il coraggio di scommettere nelle proprie attività ed anche con tanta creatività, si sta rivelando una movida sempre più attiva e colorita. Ma soprattutto una movida che ripudia determinati modi di fare, obsoleti e patetici, e che di sicuro non si farà spegnere da qualche naso sanguinante o labbro rotto.
Ma il movente della rissa? Una spallata di troppo – cosa estremamente “difficile” in mezzo a decine di persone – che, a quanto sembra, avrebbe leso l’onorabilità dei già “onorati” ed “onorabili” soggetti che neanche a trent’anni di età hanno a dir poco già, tristemente ed inesorabilmente, una mentalità ottocentesca. Mentalità “donrodrighiana” e da “bravi ragazzi” che si contendono il passo tra le piazze cittadine.
Ad ogni modo nulla di grave per gli sventurati se non l’assurdità di essersi trovati inspiegabilmente in una situazione sgradevole dovendo provare la seccatura dello spavento sia per se stessi sia per le care amiche ed amici che erano intorno.