AIROLA – La sommossa che ha travolto l’Istituto Penitenziario Minorile di Airola. Su quanto accaduto ieri pomeriggio torna ad intervenire il Sappe, sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria, che attraverso il responsabile per la Campania Emilio Fattorello spiega le cause di quanto è successo oltre le mure carcerarie. “Aver consentito l’ingresso negli istituti minorili ai giovani fino ai 25 anni ha rotto gli equilibri” dice Fattorello. “La nostra posizione è nota da tempo “, ricorda Fattorello, “abbiamo già evidenziato segnali di irrequietezza ed eventi critici. Secondo noi, quell’infausta legge che ha consentito l’ingresso negli istituti minorili fino ai 25 anni danneggia la rieducazione dei minori. Un ultraventenne già criminale incallito impone la legge del più forte e assoggetta i minori. Lì dove sono presenti, gli equilibri sono stati rotti e si sono verificate violenze, aggressioni e risse, fino a sfociare nell’episodio molto grave di ieri”. A questo, prosegue Fattorello, “va ad aggiungersi la questione della carenza degli organici e alle responsabilità dell’amministrazione. Ad Airola addirittura da mesi il reparto di Polizia penitenziaria era senza comandante, proprio ieri mattina si è insediato il comandante provvisorio. Si possono dare varie letture, ma in strutture nelle quali vanno garantiti anche ordine e sicurezza, se c’è carenza di organico, prevale poi l’atteggiamento violento e arrogante di alcuni soggetti che vogliono imporre le loro regole sui più giovani”.