AIROLA- E’ stata sedata la rivolta esplosa all’interno del carcere minorile di Airola. Non è stato semplice ricondurre tutto alla normalità dopo i violenti tumulti che per gran parte della giornata hanno infiammato il centro di detenzione per minori del centro caudino. E’ stato necessario l’intervento di una trentina di agenti di polizia penitenziaria provenienti anche da Nisida, dal carcere di Benevento e dal centro di prima accoglienza di Napoli dei Colli Aminei per sedare la rivolta. Secondo quanto riferito da fonti qualificate, nessun detenuto e’ rimasto ferito. A scatenare i tafferugli sarebbero stati alcuni detenuti maggiorenni che gravitano nell’orbita di clan camorristici napoletani che secondo quanto al momento si è appreso, sarebbero scaturiti a causa dei disagi relativi al vitto e alla fornitura di sigarette. Per il Sappe, il sindacato della Polizia Penitenziaria, dietro la rivolta c’è anche altro. “É una manifestazione di forza da parte di clan della criminalità organizzata che si sono formati all’interno del carcere. Si tratta di una lotta tra bande e uno dei clan ha voluto così dimostrare che è più forte e che riesce a tenere in scacco anche lo Stato”. Nel frattempo, a guerriglia terminata, si passa al bilancio di questa giornata di violenza. Ammontano ad oltre 30 mila euro i danni in generale. Secondo fonti del carcere minorile di Airola nessun detenuto e’ rimasto ferito nel corso degli scontri.
