BENEVENTO- Sulla giornata del 19 luglio in cui si ricorda l’attentato Borsellino in via D’Amelio, è intervenuto in una nota stampa, il Sindacato Italiano Unitario Lavoratori Polizia retto da Raffaele Lombardo.
“Oggi, ventiquattro anni dopo, il sindacato – si legge – non dimentica e ricorda la strage di via Mariano d’Amelio un attentato di stampo mafioso messo in atto il pomeriggio del 19 luglio 1992 a Palermo.
Vi persero la vita il giudice antimafia, Paolo Borsellino, e la sua scorta, i colleghi Agostino Catalano, Emanuela Loi, Vincenzo Li Muli, Walter Eddie Cosina e Claudio Traina.
Dopo l’attentato, l’agenda che il giudice portava sempre con sé e dove era solito annotare le informazioni sulle indagini, diventata famosa come l’agenda rossa, non fu mai ritrovata”.