SAN SALVATORE TELESINO- Proseguono le indagini per far luce sulla morte della piccola Maria Ungureanu, la bimba trovata senza vita in una piscina all’interno di un resort a San Salvatore Telesino. La piccola è stata prima violentata e poi annegata secondo quanto emerso dall’autopsia. Per questo efferato e brutale delitto risulta, per ora, come unico indagato un uomo di 21 anni, anche lui di nazionalità romena, che è iscritto nel registro degli indagati e sul quale pende la terribile accusa di omicidio volontario e violenza sessuale aggravata. ”Tutte le piste sono esplorate”, dice il Procuratore Capo della Repubblica di Benevento Conzo che per tutta la nottata ha partecipato all’interrogatorio dell’indagato presso la caserma dei carabinieri di Cerreto Sannita dove in precedenza erano stati ascoltati anche i genitori di Maria nel tentativo di ricostruire nei dettagli le ultime ore di vita della bambina. “Non vogliamo sbattere il mostro in prima pagina ma intendiamo scoprire la verita’, prosegue Conzo, “e per farlo c’e’ bisogno di tempo e di professionalità'”. Ininterrotto il lavoro dei Ris dei carabinieri che hanno operato per ore nel resort alla ricerca di tracce. Dal canto suo il legale di Daniel, questo il nome dell’indagato, l’avvocato Maturo, auspica che siano seguite dagli investigatori anche altre ipotesi. “Noi abbiamo fornito altri profili della vicenda – spiega ai giornalisti – C’e’ qualcosa che non quadra e va approfondito”. Il legale chiede che vengano fatti accertamenti su cittadini stranieri che potrebbero essere venuti a contatto con la bimba. “Dall’autopsia sono stati rilevati dei graffi sulla schiena un elemento che secondo il difensore di Daniel potrebbe contribuire a scagionare il suo assistito: i graffi infatti potrebbero essere stati causati dall’ingresso nel resort attraverso un piccolo foro nella rete di recinzione, da cui potrebbe essere passata una personcina esile come la bimba, ma non Daniel. Almeno senza procurarsi graffi che, insiste l’avvocato, non ha affatto. Intanto il giovane sospettato di avere violentato e poi ucciso la piccola Maria respinge tutte le accuse e ammette di avere paura. ” Non sono mai entrato nel resort”, ripete agli investigatori, pur ammettendo di essere stato in compagnia della bambina nel tardo pomeriggio di domenica, per andare da San Salvatore Telesino alla vicina Telese, dove pero’, secondo il racconto dello stesso giovane, non sarebbero mai arrivati perche’ le strade erano chiuse al traffico a causa dello svolgimento di una gara podistica. Poi il 21enne, amico dei genitori della piccola, e la bambina sarebbero tornati a San Salvatore Telesino, dove Maria alle 8 e’ uscita dalla vettura dinanzi alla chiesa. L’indagato avrebbe prodotto una serie di alibi. Indica luoghi, orari e persone che proverebbero la sua completa estraneita’ alla vicenda.