S. MARTINO V. C. – Un ragazzo di famiglia umile, era un ragazzo di cuore è sempre pronto a qualsiasi lavoro gli si proponeva.
Non si tirava mai indietro Daniele e neanche questa volta l’ha fatto.
Una mattina di giugno, una semplice mattina di giungno che gli è costata la vita.
Secondo di tre fratelli si è sempre contraddistinto per la sua sensibilità e generosità, forse dovuto dal fatto che la vita non è stata per nulla clemente per lui. Infatti, proprio pochi mesi fa, la madre è scomparsa prematuramente. Una brutta malattia, lasciando soli tutti in famiglia. Il papà, umile lavoratore, si è trovato in questo vortice tremendo vedendosi scivolare via le cose più care al mondo.
Come il fratello maggiore Pellegrino, detto Rino, titolare di un circolo nel centro di Pannarano e l’altro, il più piccolo dei tre, Alessio, che sicuramente faticherà a credere quanto stia accadendo in questi pochi mesi tanto incisivi e dolorosi per la sua vita.
Era amante della natura Daniele, forse il motivo delle sue frequenti raccolte stagionali. Ciliege, castagne, funghi e tutti quei frutti tipici del Partenio. Amava la sua terra e proprio per le sue passioni, in maniera crudele ed ingiusta, è stato portato via. Ciao Daniele, che la terra ti sia lieve.