AMOROSI – Morire a 19 anni è assurdo, sapere che la morte avviene su una strada trafficata, ancor peggio. Ma il destino di Raffaele è stato crudele. Gli ha spezzato la vita sulla Fondovalle Isclero, la sua morte l’ha trovata lì, davanti ad un camion di grosse dimensioni.
Forse l’alta velocità, forse l’asfalto bagnato dalle piogge di queste ore, forse una distrazione, e la sua fiat Punto si è ridotta in lamiere e con lei anche il corpo di Raffaele. Perchè morire cosi non è giusto, non è sano, non è degno, non è concepibile. Una tragedia che ha scosso l’intera comunità di Montesarchio dove il giovane viveva. Sogni e futuro distrutti in un attimo, perchè basta un secondo per distrarsi, un secondo che costa una vita intera.
Quell’incidente resterà indelebile nelle menti e negli occhi dei suoi familiari, molto noti nel paese caudino, e degli amici che per 19 anni lo hanno visto crescere, lo hanno vissuto. Un diploma di maturità da conseguire tra pochi giorni a Cerreto Sannita, e tanti sogni da rincorrere. Ma la sua auto lo ha tradito, quel violentissimo impatto tra un muro in cemento e poi la parte anteriore di un camion non gli ha dato scampo “ha visto la morte con gli occhi”. Chissà quale era la meta di Raffaele, chi stava raggiungendo su quel tratto di strada tra Puglianello e Amorosi. Ora vai, corri piu’ veloce che mai, senza la tua Punto, ma con le ali al chiodo.
E con Raffaele va via una nuova giovane vita spezzata troppo presto, il destino ci mette alla prova, siamo noi a decidere.