CERVINARA – La sentenza del Tar ha portato non pochi scompigli a Cervinara. E sicuramente ne porterà. Già, perché avendo accolto solo parzialmente il ritorno alle urne nel centro caudino, inevitabilmente, si innescheranno alcune dinamiche alquanto particolari.
Si tornerà a votare nelle sezioni 7 e 12, questo vuol dire che si darà il via alla campagna elettorale. Però ci sono ancora punti non chiari sulle conseguenze di tale sentenza. Intanto si deve far chiarezza sul fatto che il sindaco resti in carica e su tale punto sarà il Prefetto a dire la propria. Ci sarà il Commissario prefettizio o meno? È vero che comunque, con il ritorno alle urne nelle due sezioni incriminate, il risultato elettorale non cambierà e questo è stato il motivo per il quale il principio di resistenza no ha trovato applicazione, ma è anche pur vero che molti consiglieri rischieranno il seggio. In poche parole, Filuccio Tangredi resta sindaco di Cervinara – anche se sospeso temporaneamente – mentre non si potrebbe dire per molti consiglieri eletti, soprattutto quei consiglieri che hanno preso la maggioranza dei voti in quelle due sezioni.
L’effetto che nascerà è quello, sì, di una nuova campagna elettorale, ma che si porterà strascichi anche dopo il voto parziale. Perché non è escluso il fatto che i consiglieri eletti, ma anche quelli non eletti e che verranno eletti o meno, continueranno nei loro ricorsi. Si darà il via, quindi, ad uno scenario molto farraginoso che potrebbe protrarsi per anni.
Altro nodo cruciale di tale vicenda sono i vari atti amministrativi. Saranno valide le delibere e le determine prodotte da quest’amministrazione e da determinati consiglieri che potrebbero ritrovarsi nuovamente fuori al consiglio comunale? Si ritorna al 2015 quindi contando le enormità di spese generate per i vari atti, sia amministrativi sia penali.
Altro nodo cruciale è quello della presidenza dell’Unione dei comuni caudina. Attualmente tale carica è ricoperta da Filuccio Tangredi, come da Statuto. Lo stesso Statuto che prevede – precisamente all’articolo 19 – il subentro del vicepresidente qualora ce ne fosse l’impossibilità o la sospensione temporanea del Presidente in carica. A questo punto toccherebbe al sindaco di Airola, Michele Napoletano, prenderne la gestione.
Ad ogni modo si attende che la Prefettura di Avellino si pronunci su una vicenda che, indipendentemente dalla decisione, ha innescato un meccanismo destinato a durare nel tempo, sicuramente senza precedenti e destinato a rimanere nelle menti dei cittadini.