Una storia squallida, l’ennesima, di tangenti e di bustarelle ma anche di omertà e di assuefazione al verbo della concussione e della corruzione. Accade che i carabinieri di Cerreto Sannita, dopo nove mesi di indagini certosine, hanno arrestato all’alba di stamane il sindaco di San Lorenzo Maggiore Emmanule De Libero il capo Ufficio Tecnico associato dei Comuni di San Lorenzo Maggiore, Guardia Sanframondi e San Lupo, Pellegrino Colangelo: per entrambi l’accusa è quella di concussione in concorso. Imponevano la tangente del 10% fissa su tutti gli appalti che riguardavano il comune di San Lorenzo assoggettando gli imprenditori che pur di non essere tagliati fuori dal giro di affari accettavano di pagare somme anche assai onerose. Un sistema perverso che lo stesso Procuratore Capo della Repubblica di Benevento Giovanni Conzo nella conferenza stampa in Procura non esita a definire gravissimo. A porre fine al disegno criminoso le rivelazioni di un imprenditore che non intese sottostare ai diktat del duo De Libero Colangelo.
La sua denuncia circostanziata ha permesso di scoprire il funzionamento della malversazione; le intercettazioni ambientali, poi, hanno permesso finanche di filmare il momento in cui si verificava il passaggio di denaro inchiodando inesorabilmente alle proprie pesantissime responsabilità sindaco e capo ufficio tecnico. Le indagini condotte dalla Procura beneventana proseguono. Si vuole accertare se vi siano ulteriori coinvolgimenti di altri soggetti in questo che viene definito “sistema del 10%”