Se Hanon langue coi suoi algoritmi che dall’altra parte del mondo decidono se chiudere o meno stabilimenti, per altro in perfetta salute menageriale e di fatturato, sul versante Cam c’è qualche novità che si potrebbe definire incoraggiante. Dalla riunione al MIMIT, il Ministero per il Made in Italy, Adler che rileverà il gruppo Dema, assai prudente fino ad oggi sulla sopravvivenza degli stabilimenti di Paolisi e Somma Vesuviana, ha invece prospettato soluzioni favorevoli ai lavoratori in lotta prevedendo un piano industriale in cui quei siti possano proseguire a produrre. Una novità saliente che rappresenta un fattore innovativo rispetto alle titubanze della vigilia e fino alla riunione del 6 di febbraio scorso. Per Giancarlo Stefanucci della Fim Cisl, è una base di dialogo consistente su cui imbastire le furture relazioni tra sindacato, lavoratori e azienda.
