La vicenda delle lavoratrici bobòloiotecarie provinciali in lotta. Dopo un ventennio buono di precariato e il passaggio attravrso molte cooperative fino a giungere ad Athena, l’orientamento delle bibliotecarie è ora puntato sulla difesa ad oltranza dei loro diritti con l’appoggio della Cgil.
Dopo il presidio di ieri l’altro, l’aspro contraddittorio a Palazzo Terragnoli nella giornata di ieri dove non sono mancate punte di parossismo durante i negoziati per addivenire ad un accordo tra le parti. Accordo che non c’è ancora, almeno sulla scorta delle proposte avanzate dalla cooperativa, ma la sensazione è che si possa arrivare ad una conclusione della vertenza in tempi moderatamente brevi.
Nel frattempo arriva la solidarietà di Città Aperta alle bibliotecarie in lotta. “Dai fatti emerge la realtà di un lavoro professionale sottopagato, poco valorizzato, con passi indietro da contratti a tempo indeterminato a tempo determinato”, tuona Luigi Diego Perifano. ” Il nostro auspicio, conclude Perifano, è che la risposta delle Istituzioni sia sollecita e coerente con la necessità di non penalizzare ulteriormente gli operatori del comparto culturale.”