La CONFSAL Funzioni Locali, rappresenta e osserva, che l’ Avvocato dipendente dell’ Ente pubblico contrattualizzato ha l’obbligo di iscriversi nell’ Albo Speciale dell’ Ordine Forense ai sensi dell’ art. 23, della Legge 31 dicembre 2012, n. 247 ” La Confsal Funzioni Locali, inoltre rappresenta, che lo stesso art. 23, comma 1, della Legge n. 247/2012 (Nuova disciplina dell’ Ordinamento della professione Forense), recita testualmente : ” Fatti salvi i diritti acquisiti alla data di entrata in vigore della presente legge, gli avvocati degli uffici legali specificamente istituiti presso gli enti pubblici, anche se trasformati in persone giuridiche di diritto privato, sino a quando siano partecipati prevalentemente da enti pubblici, ai quali venga assicurata la piena indipendenza ed autonomia nella trattazione esclusiva e stabile degli affari dell’ ente ed un trattamento economico adeguato alla funzione professionale svolta, sono iscritti in un elenco speciale annesso all’ albo.
L’iscrizione nell’elenco è obbligatoria per compiere le prestazioni indicate nell’ art. 2. Nel contratto di lavoro è garantita l’ autonomia e l’ indipendenza di giudizio intellettuale e tecnica dell’ avvocato ” .ART. 2 : ” Per l’iscrizione nell’ elenco gli interessati presentano la deliberazione dell’ ente dalla quale risulti la stabile costituzione di un ufficio legale con specifica attribuzione della trattazione degli affari legali dell’ ente stesso e l’appartenenza a tale ufficio del professionista incaricato in forma esclusiva di tali funzioni; la responsabilità dell’ ufficio è affidata ad un avvocato iscritto nell’elenco speciale che esercita i suoi poteri in conformità con i principi della legge professionale : ART. 3 : ” Gli avvocati iscritti nell’elenco sono sottoposti al potere disciplinare del consiglio dell’ordine “.
La Confsal Funzioni Locali, ” tiene ad indicare anche la Sentenza n. 91 del 20 maggio 2013 della Corte Costituzionale, richiamata anche da un autorevole parere del Consiglio Nazionale Forense del 28 febbraio 2017 e Consiglio Nazionale Forense Sent. n. 114 del 22 luglio 2015 e da una consolidata giurisprudenza (cfr TAR Lombardia, 26 agosto 2016, n. 1608; TAR Emilia Romagna. Sent. n. 890/2017; TAR Sardegna Cagliari Sezione II, del 14 gennaio 2008, 7; TAR Lazio, Roma, Sezione III, del 05 gennaio 2010, n. 35; TAR Puglia, Lecce, Sezione II, del 14 gennaio 2008, n. 7; Cassazione Civile, Sezione Unite, del 15 settembre 2010, n. 19547; Cassazione Civile, Sezione I, del 18 aprile 2002, n. 5559; Cassazione Sent. n. 28049/2008; Consiglio di Stato Sezione VI, n. 5448/2016; Consiglio di Stato Sezione V, del 16 settembre 2004, n. 6023) e nel contempo, si richiama anche la Deliberazione N. 841 del 02 ottobre 2018 dell’ ANAC Anticorruzione”.
La Confsal Funzioni Locali, rappresenta inoltre, che “da quando richiamato dall’ art. 23, della Legge n. 247/2012 e da una consolidata giurisprudenza, l’Avvocato dipendente di un Ente pubblico, NON potrebbe coprire altre funzioni e/o altro incarico dirigenziale nell’ ambito dello stesso Ente di appartenenza, ma svolgere in piena autonomia e indipendenza, solo le funzioni di Avvocato nella trattazione esclusiva e stabile degli affari dell’Ente per rimanere iscritto nell’ Albo Speciale dell’Ordine Forense, presentando la deliberazione dell’ Ente, dalla quale risulti la stabile costituzione di un Ufficio Legale con specifica attribuzione in forma esclusiva di tali funzioni “.
Per Confsal Funzioni Locali sarebbe utile sollevare e rivedere nei CCNL anche i criteri sui compensi professionali ai legali interni della pubblica amministrazione, in quando, potrebbe contrastare con l’art. 24 del Decreto Legislativo n. 165/2001 s.m.i. Testo Unico Pubblico Impiego, rientrando nella ONNICOMPRENSIVITA’ dei compiti ordinari attribuiti per il pubblico dipendente come già ripresa dalla Commissione Speciale Pubblico Impiego del 04 maggio 2005 del Consiglio di Stato n. 173/2004 – Sezione II. A tal proposito, si espressa in una sentenza n. 348 del 19 marzo 2012 anche la Corte dei Conti Sezione Giurisdizionale per la Campania”. La CONFSAL Funzioni Locali, rappresenta all’uopo, ” Che l’ Art. 53 ( Incompatibilità, cumulo di impieghi e incarichi)del Decreto Legislativo n. 165/2001 – Testo Unico Pubblico Impiego, resta fermo per TUTTI i dipendenti pubblici la disciplina delle incompatibilità dettata dall’ Art. 60 e seguenti del Testo Unico approvato con D.P.R. n.3 del 10 gennaio 1957 “.
La CONFSAL Funzioni Locali, tiene a richiamare nel contesto del cumulo di impieghi, incompatibilità e incarichi, anche la Legge n. 190/2012 e Decreti Legislativi n. 33/2013; n. 39/2013 e n. 97/2016 e piani e direttive ANAC Anticorruzione e D.P.R. n.62/2013 e n. 81/2023 (Codice di comportamento per i pubblici dipendenti) che disciplina nelle norme Anticorrzione, sia la rotazione della Dirigenza Pubblica che i conflitti di interessi che si potrebbero presentare negli incarichi attribuiti nell’Ente di riferimento “. La CONFSAL Funzioni Locali, a tutela dei diritti sindacali e dei Lavoratori, Cittadini, Pensionati, GIOVANI, Anziani, Disoccupati e persone fragili, ” sarà sempre attenta e vigile a denunciare alla Corte dei Conti e all’Ispettorato per la Funzione Pubblica e alla Ragioneria Generale dello Stato e all’ANAC Anticorruzione, eventuali ” incompatibilità e cumuli di impiego e incarichi negli Enti di riferimento “, ai sensi dell’ art. 53 del Decreto Legislativo n. 165 /2001 s.m.i. – Testo Unico Pubblico Impiego e dei vigenti CCNL del Comparto Funzioni Locali, al fine di richiamare alla particolare attenzione gli Organi Ispettivi in epigrafe, sulle presumibili illegittimità che si potessero riscontrare sugli incarichi attribuiti negli Enti di riferimento al personale dipendente.”
Il Coordinamento Provinciale Federazione Confsal Funzioni Locali Benevento e provincia.
